Nessun essere umano è illegale!
Per una città aperta e solidale, contro il razzismo e la xenofobia
CicloSpritz
Appuntamento con le biciclette
Venerdì 18 Luglio, Ore 18:00, Piazza Pastrello, Favaro Veneto
Conclusione a Piazza Ferretto con Spritz in omaggio
…Solo i diritti danno sicurezza…
Siamo donne e uomini impegnati in ambiti
diversi della società civile, convinti che le nostre comunità locali siano
arricchite dalle proprie diversità e unite dalla condivisione di un destino
comune, senza paura del futuro.
Vogliamo denunciare i tentativi di
negazione e violazione dei diritti umani che stanno avvenendo, sempre più
frequentemente, anche nella nostra Città.
Siamo molto allarmati per quanto sta accadendo in merito al
previsto insediamento dei nostri concittadini Sinti, di Via Vallenari a Mestre.
Assistiamo con grande preoccupazione alla sistematica denigrazione di una
comunità che da decenni, vive tra noi in modo sempre più integrato, mantenendo
le proprie tradizioni e i propri stili di vita, considerando le fondamentali
regole del vivere insieme, nell’adempimento dei doveri e nella disponibilità
dei diritti che distinguono l’effettivo esercizio della cittadinanza.
Venezia è sempre stata una
città aperta, accogliente, dove l' incontro e la convivenza interculturale
hanno una storia millenaria. Ed è proprio la convivenza che deve ri-diventare
il fulcro della discussione politica e sociale. C'è l'urgente necessità di
aprire un confronto, un dialogo, e con essi denunciare chi vuole
strumentalizzare politicamente la nascita del nuovo campo Sinti per diffondere
paura, senso di precarietà, razzismo e così trasformare il campo in una delle
tante occasioni per fomentare discriminazioni e violenza. C'è bisogno di
seminare conoscenza reciproca, favorire l'integrazione e promuovere la cooperazione, unico vero antidoto contro
chi, per bassi motivi elettoralistici, vuole solo diffondere paura, terrore, diffidenza ed incomprensione.
Siamo molto indignati per i tragici eventi che sono avvenuti negli
ultimi giorni, quando nelle mattine del 22 e del 27 giugno e del 4 luglio i
cadaveri di tre ragazzi di etnia curda irachena venivano ritrovati dentro dei
tir, e l’ultimo addirittura legato sotto,
su navi in partenza dalla Grecia
e arrivate al porto di Venezia. Ragazzi
morti per le difficoltà di un viaggio rischiosissimo, uguale a tantissimi altri
cui ricorrono migliaia e migliaia di migranti per poter continuare a sperare in
una vita migliore. Esprimiamo la più grande preoccupazione per il fatto che le
pratiche di respingimento alla frontiera attuate al porto di Venezia dalle
forze di Polizia competente non appaiono adatte a garantire l’effettiva
valutazione delle posizioni soggettive dei migranti che arrivano nascosti sulle
navi, pur essendo molti di loro dei potenziali richiedenti asilo e dei
minorenni e quindi avendo diritto a particolari tutele giuridiche. Il ragazzo
morto il 22 giugno era con tutta probabilità già stato respinto cinque giorni
prima al valico di frontiera del porto di Venezia senza avere incontrato nessun
interprete o operatore competente nel fornirgli un’informazione dettagliata
circa i suoi diritti. Per questo motivo ha destato in noi particolare
turbamento il fatto che, contestualmente al ritrovamento del secondo cadavere,
il 27 giugno, altri cinque migranti siano stati repentinamente respinti verso
il paese da cui provenivano, senza che venisse loro garantita l'applicazione
della normativa in corso.
Abbiamo scritto una lettera aperta al Prefetto di Venezia per avere
risposte in merito a questi respingimenti, ma non abbiamo attenuto nessuna
possibilità di confronto.
I diritti fondamentali
sanciti dalla carta dell’Onu sono ancora oggi quotidianamente calpestati, a
Venezia come in mille altre parti del mondo, non possiamo rimanere immobili
davanti a tutto questo, dobbiamo lavorare tutti quanti perchè quei diritti
siano realmente riconosciuti e garantiti, a partire dal territorio in cui
viviamo.
Lo faremo a fianco di chi
queste violazioni le vive quotidianamente, lo faremo assieme ai Migranti, ai
Sinti e ai Rom di Venezia e Mestre.
aderiscono
Ass. ALB VenetoAss. Amici dell'Africa e del Senegal
Ass. Amici della Colonia Venezia
Ass. Andalusia
Ass. ANIA (Nazionale Italo-Libanese)
Ass. ANV (Cittadin Nigeriani in Veneto)
Coop Aquaaltra
Ass. ASCI-Architettura
Ass. ASCI-Onlus (Socio-Culturale Internazionale)
Ass. ASCI-Studi
Assopace
Ass. Brahmanbaria
Centro Sociale Rivolta (Marghera)
Ass. Culturale afghani in Italia
Circolo Culturale Rosa Luxembourg
CIV-Onlus (Comunità Islamica di Venezia e Provincia)
Comunità Kurda in Italia
Comunità Sanatan Induismo in Italia
CooDI (Coordinamento per i Diritti degli Immigrati di Venezia e Provincia)
Ass. Culturale L'Ucraina
DEGGO (Ass. dei Sengalesi della Provincia di Venezia)
Ass. delle Istituzioni Culturali e Religiose per la Solidarietà dei
Senegalesi
Coop. El Fontego
Emergency
Fondamente, gruppo di cultura
politica
Ass. Il Villaggio
Ass. Italia Bolivia
Ass. Italo-Persiana per la Multiculturalità
Ass. Lato Azzurro
Le Renouveux (Ass. dei Tunisini a Venezia e Padova)
Libera Associazione di Idee
Ass. Luoghi Comuni
Mani Tese
Melting Pot Europa
Ass. Migranti Maghreb Salam
MuraNO
Ass. Nepalese in Italia
Ass. Oberig (Organizzazione Pubblica Ucraina)
Ass. di Promozione Sociale 6000
Pax Christi
Ass. Razzismo Stop
Ass. Rom Calderasc
Sale Docks (Venezia)
Ass. Socio-Culturale “Moldova” in Italia e nell'Unione Europea
Ass. Solidaries Donne Migranti
SUMO Società Cooperativa Sociale
Ass. VTM Magis
Ass. WefareBangladesh association
Ass. Il Villaggio
Ass. Italia Bolivia
Ass. Italo-Persiana per la Multiculturalità
Ass. Lato Azzurro
Le Renouveux (Ass. dei Tunisini a Venezia e Padova)
Libera Associazione di Idee
Ass. Luoghi Comuni
Mani Tese
Melting Pot Europa
Ass. Migranti Maghreb Salam
MuraNO
Ass. Nepalese in Italia
Ass. Oberig (Organizzazione Pubblica Ucraina)
Ass. di Promozione Sociale 6000
Pax Christi
Ass. Razzismo Stop
Ass. Rom Calderasc
Sale Docks (Venezia)
Ass. Socio-Culturale “Moldova” in Italia e nell'Unione Europea
Ass. Solidaries Donne Migranti
SUMO Società Cooperativa Sociale
Ass. VTM Magis
Ass. Wefare
Ass. Ya Basta!
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